Oggi sul Bosforo tracico e anatolico, fra il Mar Nero e il Mar di Marmara, troneggia Istanbul, o İstanbul alla turca, città transcontinentale e per secoli capitale di imperi i cui echi si odono ancora. Nonostante la nota diceria, Istanbul non è un nome di origini turca. Quindi, come si giunse a chiamare così la città che un tempo era conosciuta come la Nuova Roma?
La storia della Nuova Roma cominciò nel 686 a.C., quando i Megaresi fondarono la colonia (apoikìa) di Calcedonia sulle coste dell’Asia minore. La condizione sfavorevole del nuovo insediamento, dovuta alla mancanza di correnti, portò la madrepatria a organizzare una nuova spedizione, che nel 659 a.C. portò alla fondazione di Bisanzio. Erodoto riportò che il nome derivi dal fondatore greco Byzas. Tuttavia, altre fonti riportano che il leggendario Byzas fosse in realtà il sovrano trace di Lygos, insediamento precedente a Bisanzio. Altre colonie crebbero nello stretto, e la più importante fu Crisopoli.
Fu a Crisopoli che più quasi mille anni dopo, nel 324 a.C. si combatté la battaglia decisiva fra Costantino il Grande e Valerio Licinio, e che permise al primo di diventare a tutti gli effetti imperatore. La posizione strategica delle città sul Bosforo e la prosperità e sicurezza della zona orientale, convinsero Costantino a spostare la capitale da Roma a Bisanzio, presto rinominata Nuova Roma e, più tardi, Costantinopoli. Anche le città del Bosforo mutarono nel tempo: Crisopoli divenne Scutari, dal greco “Skuotarion” che indicava gli scudi in pelle, mentre a nord sorse Pera, che significa “oltre” in greco, più tardi chiamata anche Galata.
Quando gli Ottomani conquistarono la città nel 1453, ottomanizzarono la città chiamandola in Kostantīnīye, cercando di farsi portatori della continuità dell’Impero bizantino. Mentre i Greci rimasti in città continuarono a utilizzare i nomi precedenti, i nuovi abitanti di Kostantīnīye presero a chiamare Scutari “Üsküdar”, Calcedonia “Kadıköy” e Pera “Beyoğlu”, quest’ultimo forse in onore del figlio di un bailo veneziano. Nelle corrispondenze e cartoline occidentali, la città continuò a essere indicata come Costantinopoli.

Infine, nel 1923, quando, terminata l’occupazione dell’Intesa a seguito della Prima guerra mondiale, la Città perse il titolo di capitale nella nuova Turchia repubblicana, cedendolo ad Ankara, e l’antico nome: nel 1930 Costantinopoli fu rinominata Istanbul, da Stamboul il nome della città vecchia al di qua delle mura costantinee. Ma anche questo toponimo aveva un’origine greca: Istanbul o Stamboul, infatti, deriverebbe da un cambiamento linguistico degli arabi e degli ottomani, che per imitare il greco “èis ten Pòlin”, ovvero “in direzione della Città”, divenuto poi Stamboul e più tardi Istanbul.
BIBLIOGRAFIA:
- CORSARO Mauro, GALLO Luigi, Storia greca, Le Monnier, Firenze, 2010
- ERODOTO di Alicarnasso, TUCIDE di Atene, Storie – La Guerra del Peloponneso, Biblioteca Universale Rizzoli (BUR), Milano, 2008
- MANTRAN Robert, Storia dell’Impero Ottomano, Argo, Lecce, 1999
- OSTROGORSKY Georgij Aleksandrovič, Storia dell’Impero bizantino, Einaudi, Milano, 1968.